Libri e testimonianze

Libri e testimonianze di/su Annalena

Dopo quasi 33 anni di silenzio, due anni prima di essere assassinata, al pressante invito del Vaticano in occasione di un convegno sul volontariato (30 Novembre 2001), ha risposto con una bellissima e toccante testimonianza. La rendiamo disponibile cliccando qui. (here for english version) Per chi desidera copie cartacee si possono trovare presso il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì

Per approfondire la figura di Annalena e il suo messaggio di vita, i familiari e l’amica, compagna di carità, Maria Teresa Battistini, hanno raccolto le sue lettere in tre volumi, divisi per solco di missione

Le Lettere dal Kenya scritte da Annalena Tonelli raccontano di una vita spesa tra i nomadi di Wajir, dove ella animò una fraternità laica a servizio dei poveri e dei malati, testimoniando con la vita, senza segni esteriori, la verità del Vangelo che si rivela nell’Amore. Sono lettere preziose, affidate con esitazione a chi si lascerà interpellare. Esse sono indirizzate al cuore del lettore e di chi «avrà saputo ascoltare», così come sono state scritte ai familiari e ad alcuni amici.

Nelle lettere dalla Somalia, Annalena Tonelli condivide con familiari e amici le drammatiche vicende di un popolo dilaniato dalla guerra civile. In quel Paese, per dieci anni, la missionaria italiana opera tra Beled Weyne, Mogadiscio e Marka. La sua azione di promozione umana consiste nello sfamare i più deboli, curare gli ammalati e ricostruire scuole per dare a tutti una speranza. L’11 dicembre 1991 scrive al suo vescovo di Forlì: «Lui dona questa capacità inesauribile, zampillante, eternamente rinnovata, di essere per gli altri e con gli altri».

L’esperienza africana di Annalena Tonelli, iniziata in Kenya e proseguita in Somalia, si conclude con la morte in Somaliland. Gli ultimi sette anni della sua vita, dal 1996 al 2003, sono i più duri e difficili. In un contesto fanatico e intollerante la sua vocazione alla povertà si radicalizza in una chiamata alla «grazia a caro prezzo», in un’espressione della non violenza «mescolata nella melma, nella pasta di questo terribile mondo».

“Una cristiana domani” di Maria Teresa Battistini, rendiamo disponibile – cliccando qui – la testimonianza di MT compagna di carità di Annalena

“Una voce dal silenzio”, una raccolta di testimonianze su Annalena, disponibile – cliccando qui

È un pensiero che non mi abbandona. Credo che Annalena, nella sua vita e nella sua morte, sia come una lettera che lo Spirito ha scritto alla Chiesa di oggi. Del resto, le testimonianze raccolte in queste pagine attestano come la sua memoria sia viva, come continui ad agire concretamente attraverso le molte e diverse persone che ha incontrato, come cresca la comprensione di lei. Lo Spirito racconta Gesù in noi. In questo Annalena è una pagina aperta e misteriosa. ” scrive così Gianfranco Brunelli nell’introdurre questa raccolta di testimonianze sulla vita di Annalena

Testimonianze di: Silvio Tessari, Ivano Natali, MT Battistini, Don Franco Zaghini, Roberto Gimelli, Anna Pozzi, Gabriella e Alberto Mambelli, Tebe Fabbri, Mohamed Ibrahim, Henk van Apeldoorn, Joe Morris, Don Sergio Sala, Andrea Saletti

30 Giugno 2003, Annalena incontra la sua città natale, Forlì

Tre mesi prima del suo assassinio, presso l’auditorium dell’allora Cassa dei risparmi di Forlì, si svolse questo incontro con Annalena il cui filmato integrale è disponibile a questa pagina. Le sue parole rivolte agli amici e ai cittadini forlivesi furono, riprendendo uno dei suoi maestri, Teilhard de Chardin: “Non posso ne voglio essere un maestro, prendete di me ciò che vi aggrada e costruite il vostro edificio, non ambisco che ad essere gettata nelle fondamenta di qualcosa che cresce”. Qui il testo trascritto dell’incontro

La Compassione nell’esistenza di Annalena Tonelli di Padre Luca Vitali (disponibile presso il Comitato per la lotta contro la fame nel mondo)

Stronger than Death: How Annalena Tonelli Defied Terror and Tuberculosis in the Horn of Africa (English Edition)

Un libro dell’autrice americana Rachel Pieh Jones

Think Mother Jones meets Mother Teresa, in Mogadishu.

Amid a volatile mix 
of disease, war, and religious fundamentalism in the Horn of Africa, what difference could one woman make? Annalena Tonelli left behind career, family, and homeland anyway, moving to a remote Muslim village in northern Kenya to live among its outcasts – desert nomads dying of tuberculosis, history’s deadliest disease.

«Lei è stata la dismisura in tutto, ma la vita è anche mancare qualcosa, non riuscire in qualcosa, non colmare la misura fino all’orlo».

Annalena Tonelli, capelli al vento, sfreccia in bicicletta all’alba per le strade di Forlí: corre dai bisognosi, dagli ultimi. Lo farà per tutta la vita. Fino a fondare una missione in Africa, a rinunciare a tutto, fino a venire uccisa perché donna, bianca, senza un uomo a fianco, e senza paura. Annalena Benini la conosce da sempre questa storia, fa parte della sua famiglia. Ma adesso qualcosa è successo e quel nome identico al suo la insegue come una domanda, come un pungolo: può arrivare a capire tutto di quella donna cosí estrema, libera, coraggiosa? C’è un mistero che resta.

Un libro di Annalena Benini editore Einaudi