Agape, un amore immenso.

agape

In questo frammento di un piatto bizantino (VI sec  d.C.) ritrovato a Jerash, Giordania, vi è scritto AGAPE (amore disinteressato, immenso, smisurato)

Turoldo descrive così: “L’amore vero, l’amore profondo il misterioso amore non ha parole. Silenzio vuol dire annullamento, oppure abbandono totale. Vuol dire assenza di ogni agitazione. Silenzio è la calma del mondo. Vuol dire che tu sei dentro la nostra mente, dentro il sangue. Allora si creano i mondi, fioriscono le piante, si concepisce la vita[…]

Annalena afferma nella sua testimonianza in Vaticano: “La vita è sperare sempre, sperare contro ogni speranza, buttarsi alle spalle le nostre miserie, non guardare alle miserie degli altri, credere che DIO c’è e che LUI è un DIO d’amore. Nulla ha senso al di fuori dell’amore. Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho esperimentato nella carne dei miei, di quelli che amavo, e dunque nella mia carne, la cattiveria dell’uomo, la sua perversità, la sua crudeltà, la sua iniquità. E ne sono uscita con una convinzione incrollabile che ciò che conta è solo amare.

Annalena poi continua e fa un’affermazione che può apparire dissonante con la sua stessa vita ma proviene da una donna che conosce la fatica dell’uomo nel credere, e ci aiuta a comprendere che l’amore vero, disinteressato, smisurato, porta a Dio, perchè l’amore è Dio. “Se anche DIO non ci fosse, solo l’amore ha un senso, solo l’amore libera l’uomo da tutto ciò che lo rende schiavo, in particolare solo l’amore fa respirare, crescere, fiorire, solo l’amore fa sì che noi non abbiamo più paura di nulla[…] Ed è allora che la nostra vita diventa bellezza, grazia, benedizione[…]Sento fortemente che noi tutti siamo chiamati all’amore, dunque alla santità…”

non c’è che una sola tristezza al mondo: quella di non amare… Certo dobbiamo liberarci di tanta zavorra. Ma ci sono metodi pratici, ci sono strade, ci sono indicazioni chiare, c’è DIO nella celletta della nostra anima che ci chiama. Tuttavia la sua è una piccola silenziosa voce. Noi dobbiamo metterci in ascolto, dobbiamo fare silenzio, dobbiamo crearci un luogo di quiete, separato, anche se spesso necessariamente vicino agli altri come una mamma che non può stare troppo a lungo lontana dai suoi bambini.

Ed eccoci al rendimento di grazie, al pane di vita spezzato:

“L’Eucaristia ci dice che la nostra religione è inutile senza il sacramento della misericordia (amore che trabocca), che è nella misericordia che il cielo incontra la terra. Se non amo, DIO muore sulla terra[…]perché siamo noi il segno visibile della Sua presenza e lo rendiamo VIVO ogni volta che ci fermiamo presso un uomo ferito”

L’uomo ferito, Annalena richiama la parabola del buon samaritano. Vero decalogo del cristiano e della chiesa del presente e del futuro.

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