“Perchè Annalena amava il bello e riusciva a trovarlo dove altri trovavano sporco, dolore e miseria. Perchè la felicità di Annalena era ridare il respiro ai suo tubercolotici, donare musica e danza ai suoi bambini sordi, salvare altre figlie dalla mutilazione genitale, ma soprattutto “piantare nei cuori”” Emanuele Capobianco
Emanuele, considerato un “figlio” da Annalena, terrà la sua testimonianza all’interno della veglia missionaria in cattedrale a Forlì presieduta da S.E. Mon. Livio Corazza Una testimonianza che sarà certamente toccante perché raccontata da chi ha vissuto accanto a lei l’ultimo solco prima di essere assassinata.
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